In crescita gli impieghi della clientela, pressoché stabile la raccolta diretta così come quella indiretta. In calo i costi operativi (spese per il personale -35,1%)
Nel 2022 si riduce la perdita per Banca Popolare di Bari che chiude l’anno con un risultato di 45,34 milioni di euro rispetto al rosso di 170 milioni del 2021. Merito dell’assegno di 60 milioni per tenere in vita l’istituto. Il finanziamento arriva da Mediocredito centrale e confluisce nel capitale dell’istituto di credito pugliese, che così potrà soddisfare i requisiti patrimoniali di legge. Il consiglio di amministrazione della BPB ha accettato il prestito (al tasso del 10,75%, durata pari a 10 anni con opzione di rimborso dopo 5 anni).
Salgono gli impieghi alla clientela pari a 5,30 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto al dato di fine 2021 (5,08 miliardi di euro). La raccolta diretta si attesta invece stabilmente a 6,39 miliardi di euro, segnando un timido +0,6% su base annua, così come anche la raccolta indiretta, pari a 3,67 miliardi di euro al 31 dicembre 2022.
I costi operativi registrano una flessione del 18,4% passando dai 319,60 milioni di euro dell’esercizio precedente ai 260,85 milioni di euro al 31 dicembre 2022, essenzialmente riconducibile a una contrazione delle spese per il personale (127,01 milioni di euro vs 195,75 milioni di euro, -35,1%), anche per la presenza nel 2021 dell’accantonamento straordinario al “Fondo esodi incentivati”, e delle altre spese amministrative (87,14 milioni di euro vs 95,11 milioni di euro, -8,4%), in parte compensata da un significativo incremento degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (42,09 milioni vs 25,28 milioni di euro, +66,5%).
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L’articolo Banca Popolare di Bari riduce la perdita nel 2022. Prestito di 60 milioni da Mediocredito centrale proviene da Business24 La TV del Lavoro.