Il segretario generale della Cgil non esclude una mobilitazione con le altre due sigle dei maggiori sindacati italiani
A Rimini, in queste ore, si sta svolgendo il XIX Congresso nazionale della Cgil aperto dalle parole del segretario generale Maurizio Landini
“Come dice l’appello delle tantissime associazioni che hanno manifestato sabato scorso a Steccato di Cutro, bisogna ‘Fermare la strage, subito!” E prosegue “Noi rispettiamo l’esito del voto che affida alla destra il governo del Paese e rivendichiamo il diritto ad un confronto preventivo e vero sulle riforme. Ma questo non sta avvenendo: così non va bene e non intendiamo stare a guardare”
Anche sul fisco il segretario ricorda che “si è registrato l’ennesimo strappo con il mondo che rappresentiamo” dal momento che “Non siamo d’accordo né sulla riduzione delle aliquote perché va a favorire i redditi più alti, né sulla flat tax che è fuori dalla progressività prevista dalla Costituzione. Non è prevista la riduzione di 5 punti del cuneo per una vera crescita dei salari, né la restituzione del fiscal drag per la tutela dall’inflazione”. Per questo motivo, rimarcando “il giudizio negativo” e chiedendo che “il governo ritiri la delega fiscale per avviare un confronto di merito, perché non è più accettabile che le entrate fiscali si reggano di fatto sul lavoro dipendente e pensionati”, non esclude una possibile mobilitazione insieme a Cisl e Uil invocandone i segretari direttamente dal palco.
“Caro Luigi e caro Pierpaolo” (Luigi Sbarra segretario generale della Cisl e Pierpaolo Bombardieri della Uil n.d.r) “è il momento di mobilitarci. Facciamolo insieme. Organizziamo nei prossimi giorni una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio per sostenere le nostre proposte su fisco, sanità, previdenza, salario, politiche industriali e ambientali, superamento della precarietà, coinvolgendo categorie e strutture e decidiamo insieme un programma di iniziative necessarie senza escludere nessuno strumento”.
“Abbiamo invitato il governo a prendere la parola al congresso nella persona del presidente del Consiglio, i segretari delle forze politiche dell’opposizione e tante personalità e soggetti sociali che ringraziamo per aver accolto il nostro invito non per galateo istituzionale, ma perché è il momento delle risposte ai bisogni delle persone, che per vivere devono lavorare e perché rivendichiamo che le riforme devono essere condivise e fatte con il mondo del lavoro e non contro o sulle spalle del mondo del lavoro”.
Foto: ANSA/FABIO FRUSTACI
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