Google denuncia attacchi “furtivi” dalla Cina
L’Australia deve fare i conti in queste ore con un nuovo attacco informatico dai risvolti molto pesanti. Nel mirino un grande ente finanziario, la Latitude Financial, fornitore di credito al consumo a catene di grandi magazzini come Apple e David Jones.
Secondo i calcoli interni, sono stati rubati documenti di identità di 238mila clienti, comprese le patenti di guida di altri 100mila.
L’azienda ha presentato alla borsa valori ASX un comunicato per notificare l’accaduto e sta collaborando con l’Australian Cyber Security Centre per “contattare individualmente” i clienti impattati e risolvere il problema.
La ministra australiana per la Cybersicurezza, Clare O’Neil, ha “accolto positivamente l’approccio collaborativo di Latitude con l’ACSC e con gli enti regolatori“, volto a minimizzare il danno causato dall’attacco. Su Twitter scrive: “questo incidente è un altro richiamo per tutti nella comunità, ad essere vigili sulla loro personale cybersicurezza”.
L’allarme di Google
Intanto da Google arriva un nuovo allarme: secondo la Big Tech, alcuni hacker finanziati dalla Cina hanno sviluppato tecniche in grado di aggirare i principali strumenti di sicurezza informatica e di penetrare nelle reti governative e aziendali per anni senza essere individuati.
La denuncia, pubblicata dal Wall Street Journal, arriva dai ricercatori della divisione Mandiant dell’azienda, che raccontano di aver scoperto nell’arco dell’ultimo anno una serie di intrusioni e violazioni di sistemi tipicamente ritenuti estranei alle liste di bersagli dello spionaggio informatico.
di: Micaela FERRARO
FOTO: SHUTTERSTOCK
L’articolo Guerra informatica, nuovo colpo in Australia proviene da IL MONDO.