In Italia a gennaio la domanda si ferma a 7,5 miliardi di metri cubi: il 22% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. +7% per la produzione
In arrivo nuovi tagli ai consumi di gas. La Commissione Ue ha proposto ai governi centrali di estendere di un altro anno, fino al 31 marzo 2024, il regolamento di emergenza che prevede il taglio coordinato del 15% della domanda di gas. La misura era stata concordata dai leader Ue nel luglio 2022 su base volontaria come parte del maxi-piano energetico RePowerEu.
Ora la proroga secondo Bruxelles si rende necessaria “per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento” in vista del prossimo inverno “e la stabilità dei prezzi“.
Intanto continua il calo dei consumi di gas in Italia rispetto alle performance degli anni scorsi. A gennaio i volumi si sono fermati a 7,5 miliardi di metri cubi: il 22% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. Una contrazione in linea con una tendenza che continua da settembre. Un calo che non si spiega solo col clima. «Una tale contrazione non può essere spiegata solamente con il clima più mite. E neppure è ipotizzabile un repentino efficientamento degli impianti, sia domestici che industriali. L’ipotesi più probabile è che la gente abbia tagliato i consumi. Insieme a un calo dell’attività economica al momento nascosto dall’aumento dei prezzi. Quando la tendenza a ridurre i consumi è così pronunciata potrebbe portare a una recessione», ha detto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
Per quanto riguarda la produzione nazionale di gas, gennaio ha visto una risalita del 7%, con 279 milioni di metri cubi estratti contro i 262 dell’anno precedente.
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